"Francamente mi riesce difficile capire il discorso del segretario della Fimmg, Giacomo Milillo. Da una parte riconosce il valore e l'importanza dei farmaci equivalenti, dall'altra riprende almeno in parte le critiche portate dalla Società italiana di chemioterapia e dalla Società italiana di farmacologia". Parola di Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, che commenta così le dichiarazioni diffuse ieri in una nota da Milillo che invitava a una riflessione profonda in materia di medicinali equivalenti. "Gli studi di bioequivalenza - sottolinea Foresti in una nota - paragonano già all'origine farmaci con eccipienti diversi: l'equivalente e l'originatore. Se malgrado questa differenza si dimostra la bioequivalenza, non vedo quali altre ricerche siano necessarie. A meno che - aggiunge il presidente - Milillo non intenda alludere più in generale agli studi di farmacovigilanza, che sarebbero una buona cosa. Si potrebbe così constatare, per esempio, che i decessi a seguito di reazioni avverse alla cefalosporina iniettabile, chiamata in causa dal presidente della Fimmg, sono relativamente frequenti e dipendono dal farmaco stesso e non dal fatto che sia di marca o meno. Mi sembra davvero troppo - conclude - attribuire al generico anche gli eventi avversi che da sempre si riscontrano per alcuni principi attivi".
Fonte: Farmacista33, 3 aprile 2009