Sempre più difficile sconfiggere alcune infezioni batteriche con gli antibiotici che, per i prossimi dieci anni, vedranno diminuire ulteriormente la loro efficacia. E' quanto emerso dall'ultimo rapporto sulla resistenza agli antibiotici condotto dall'European Antimicrobial Resistance Surveillance System (Earss), un sistema di sorveglianza e informazione che collega le reti nazionali. Tra le principali cause ci sarebbero l'aumento a livello globale del consumo di antibiotici, l'agevolazione della resistenza dovuta alla diffusione di nuove infezioni, anche legata alle elevate occasioni di trasmissione per l'immigrazione e il commercio globale, e la mancanza di nuovi agenti antibiotici tanto che negli ultimi dieci anni è entrata in commercio solo una nuova classe. L'indagine ha coinvolto 917 laboratori appartenenti a più di 1.400 ospedali in 31 Paesi europei e ha interessato circa un quarto della popolazione europea. E' stato dimostrato, in particolare, che è in aumento la resistenza allo streptococco alla penicillina, dello stafilococco alla meticillina, degli Escherichia coli a tutte le classi di antibiotici con una tendenza che alla stessa Earss sembra inesorabile. Il problema della resistenza, infine, riguarda anche vari ceppi di Enterococco, Klebsiella e Pseudomonas. (ANSA).