Vendita nelle farmacie dei farmaci con obbligo di prescrizione medica, mentre è possibile vendere fuori dalle farmacie i medicinali senza obbligo di prescrizione: lo precisa in una nota il presidente della Commissione Sanità del Senato, Antonio Tomassini. Rivolgendosi all'Associazione nazionale dell'industria farmaceutica (Anifa), Tomassini difende il disegno di legge sul riordino del settore farmaceutico e rileva che ''non è possibile nel giro di pochi mesi attaccare il nostro ddl sul riordino del settore farmaceutico, prima perché riserva ai soli farmacisti la titolarità e l'esercizio delle farmacie, e poi perché liberalizza la vendita dei farmaci di automedicazione''. Tomassini aggiunge: ''per mesi hanno definito il nostro ddl come illiberale e corporativo, nonché contrario alla normativa europea, mentre, invece, nei giorni scorsi la Corte di Lussemburgo ci ha dato ragione. Si cerca di affermare che sia il ddl Tomassini-Gasparri, invece che le norme Bersani, il protagonista di una liberalizzazione anarchica del settore''. Il senatore precisa infine che ''il farmaco con prescrizione deve rimanere in farmacia, con la garanzia della presenza del farmacista. Diversa è la nostra posizione nei confronti dei farmaci senza obbligo di prescrizione, che in tutta Europa possono essere acquistati anche al di fuori delle farmacie, purché nelle dosi minime previste''. (ANSA).