Preso atto che quando Antonio si esprime a proposito di farmaci, pazienti e farmacie tocca un argomento sul quale la propria ombra di ignoranza e incompetenza si è imposta prepotentemente negli ultimi anni diventando ormai proverbiale (se non addirittura "leggendaria") fra gli detti ai lavori, gli suggerisco di continuare a succhiare Zigulì, che a suo dire sono farmaci di automedicazione (OTC), al fine di curare in tal modo le proprie turbe anzichè riversare queste ultime sugli innocenti lettori delle sue uscite pubbliche.
(Dis)grazie.
P.S. Fra l'altro, contrariamente alla c@zzata proferita da Antonio, l'unico modo per dare un futuro alla "parafarmacia" è proprio il DDL 368: a oggi, infatti, "parafarmacia" non significa nulla a termini di legge (ma mi rendo conto che nella sua testa tutto funzioni in modo diverso dalla realtà effettiva delle cose... altrimenti l'Antitrust non avrebbe il proprio presidente), mentre il DDL 368 propone una definizione specifica per questo genere di negozi. Studia, Antonia, studia. Poi, dì la tua (siamo in Italia, ti è concesso...).