Su proposta del ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi, il Consiglio dei ministri venerdì ha approvato il decreto legislativo che attua la delega conferita al Governo per definire i nuovi servizi erogati dalle farmacie nell'ambito del Servizio sanitario nazionale
Il testo individua nuovi compiti assistenziali per questi esercizi: dalla partecipazione al servizio di assistenza domiciliare integrata e ai programmi di educazione sanitaria e farmacovigilanza, alle prestazioni analitiche, alle prenotazioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali. Il provvedimento, "che stabilisce tra l'altro nuovi criteri per la definizione di farmacia rurale e individua denominazione e simboli - si legge in una nota del Cdm - risponde all'esigenza largamente sentita e illustrata dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, presente alla seduta, di far erogare alle farmacie servizi di secondo livello coerenti con i percorsi diagnostici degli assistiti", anche per decongestionare i servizi delle strutture sanitarie con misure di semplificazione e di risparmio. E il viceministro ha espresso tutta la sua soddisfazione "Da oggi le farmacie - spiega il viceministro in una nota - accanto ai tradizionali compiti di distribuzione di farmaci e di presidi sanitari, svolgeranno anche altri servizi nel rispetto dei Piani socio-sanitari regionali". In particolare, i cittadini "potranno prenotare esami diagnostici, che saranno effettuati presso le strutture sanitarie accreditate e ritirare in farmacia i relativi referti - dice Fazio - Le farmacie, inoltre, saranno impegnate in servizi di prevenzione e di assistenza alla persona, in base alle prescrizioni del medico di medicina generale o pediatra di libera scelta come, ad esempio, la misurazione della pressione arteriosa, il controllo della glicemia e la colesterolemia. Infine, le farmacie collaboreranno con i Distretti socio-sanitari per le attività di assistenza domiciliare, mettendo a disposizione anche infermieri e fisioterapisti", in base alle prescrizioni del medico di famiglia o del pediatra. Il Decreto legislativo "contiene anche le nuove modalità per la stipula della convenzione nazionale delle farmacie territoriali - conclude Fazio - che da anni non veniva rinnovata"."E' un passo importante, l'inizio di una nuova stagione per il servizio farmaceutico italiano che, come abbiamo proposto già dal 2006, avrà nella farmacia un centro polifunzionale di servizi" ha commentato il presidente della Federazione degli Ordini, Andrea Mandelli. "Non abbiamo ancora potuto prendere visione del testo deliberato, che pare contenga delle innovazioni rispetto a quello inviato alle Commissioni di Camera e Senato, quindi non ci è possibile commentare nel dettaglio. Ci auguriamo" conclude Mandelli "che siano state prese in considerazione le osservazioni della Commissione Igiene e Sanità del Senato, in particolare per quanto riguarda la presenza di infermieri e fisioterapisti in farmacia e l'integrazione delle farmacie nella rete informativa del Servizio sanitario".
Fonte: Farmacista33, 5 ottobre 2009