Milano, 23 mag. (Apcom) - Il nuovo presidente nazionale di Federfarma, Annarosa Racca, definisce "scorretta" la campagna pubblicitaria di Coop Adriatica per il lancio del primo farmaco a marchio proprio. "Ci ha dato fastidio - ha detto la rappresentante nazionale delle associazioni provinciali di farmacisti - perché anche noi abbiamo l'acido acetilsalicilico a 1,5 euro, il produttore è lo stesso. Dalla campagna di Coop sui giornali sembra però che solo loro facciano risparmiare la gente, ma se andiamo a vedere altri prodotti ci risulta che il prezzo del pane sia cresciuto del 12%, la pasta del 10% e la frutta del 5%. La loro è solo un'operazione commerciale a fronte di un aumento di altri prodotti".
Inutile e dannoso, secondo Racca, anche l'obiettivo delle Coop di far snellire dal governo il processo di autorizzazioni per mettere in commercio un farmaco e il tentativo di far ridurre l'obbligo di presenza di un farmacista nei punti vendita all'interno dei supermercati. "Con l'affermazione delle grandi catene si avrebbero farmacie solo nei centri delle città e non dove serve. Si distruggerebbe la pianta organica. Va bene il dialogo con la grande distribuzione, ma mantenere una rete capillare è fondamentale visto che anche in una regione urbanizzata come la Lombardia il 60% delle farmacie è in aree rurali. In ogni caso sono ottimista sul fatto che riusciremo a guidare la liberalizzazione".
Un ottimismo basato soprattutto su un incontro avuto ieri con il nuovo ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, che si è detto contrario alle deregolamentazione dei farmaci. "In questi anni ci siamo pianti addosso - ha detto Racca presentando il programma del proprio mandato -, abbiamo subìto e quando abbiamo avuto delle proposte non siamo stati ricevuti. Ora il mondo è cambiato e anche noi abbiamo come fine ultimo la modernizzazione delle farmacie, ma in un processo che va governato".
Tra gli altri punti programmatici, Racca ha citato l'intenzione della federazione di potenziare la propria comunicazione, rinnovare la convenzione con il Servizio sanitario nazionale e le cariche interne, aiutare le piccole farmacie a crescere anche attraverso una riforma del diritto di prelazione da parte dei Comuni. "Vedo delle farmacie sempre più vicine e integrate con il Ssn e anche Sacconi mi è parso d'accordo" ha concluso.