L'Unione Tecnica Italiana Farmacisti ha organizzato un convegno a Roma incentrato sulla remunerazione della farmacia italiana, anche nel confronto con quella europea, ed è emersa unanimemente la necessità di una sua revisione. Un'esigenza ancora più forte in considerazione dell'introduzione dei nuovi servizi nelle farmacie, che raccoglie l'approvazione dei farmacisti che ne vedono una opportunità per i cittadini, chiedendo però che la farmacia sia remunerata in maniera adeguata. Riportare il farmaco in farmacia e metterla in condizione di erogare i servizi sono obiettivi pienamente condivisi da Eugenio Leopardi, presidente dell'Utifar, che ha anche osservato come sia messo in discussione non il ruolo della farmacia o del farmacista, bensì il lato commerciale della professione. La situazione della farmacia svizzera - illustrata dal vicepresidente dei farmacisti svizzeri Peter Burkard, i confronti internazionali e le riflessioni tecniche dei commercialisti Giovanni Trombetta e Marcello Tarabusi, sono stati occasione per considerare l'eventuale passaggio dall'attuale sistema di remunerazione dei farmacisti, basato sulla percentuale del prezzo dei farmaci venduti, a un nuovo sistema centrato anche sulla retribuzione dell'atto professionale.
Fonte: Farmacista33, 21 ottobre 2009