Il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, Andrea Mandelli, è intervenuto in merito all"appello lanciato venerdì dal segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, al convegno nazionale dell'Unione cattolica farmacisti italiani, in cui ha ribadito il diritto all'obiezione di coscienza dei farmacisti per la dispensazione di farmaci "che hanno per scopo scelte chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia"
"E' evidente che tutte le posizioni etiche espresse con i toni adeguati a un confronto civile hanno diritto di cittadinanza, a maggior ragione quando, come nel caso della Cei, vengono da una componente fondamentale della società italiana" ha detto Andrea Mandelli. "Mi sembra invece inaccettabile che un tema etico, che richiede pacatezza, attenzione e rispetto dell'interlocutore venga usato per innalzare inutilmente i toni. Capisco il disagio dei farmacisti le cui convinzioni morali li inducono a ritenere problematica la dispensazione di un contraccettivo di emergenza, ma senza un intervento del legislatore non ci sembra vi siano le basi legali per applicare il principio dell'obiezione in questo frangente". Di fronte a un disagio reale, dunque, è il Parlamento a dover provvedere. "Sono già state presentate diverse proposte di legge sull'obiezione di coscienza dei farmacisti, che devono procedere rapidamente, così da poter contare su regole chiare quando ci sono composti chimici da somministrare come la pillola del giorno dopo" conclude Mandelli. "E perché si arrivi a questo la Federazione intende impegnarsi come ha sempre fatto a vantaggio della professione".
Fonte: Farmacista33, 26 ottobre 2009