E' stato registrato in Canada un caso di resistenza all'antivirale oseltamivir (Tamiflu) dopo la profilassi per un'influenza A estesa ai famigliari. Medici del Quebec hanno riportato, su The New England Medical Journal, il caso di un uomo con bronchite cronica a cui era stato prescritto, per prevenzione, un trattamento con antivirale per 10 giorni, dopo che il figlio adolescente, asmatico, aveva contratto il virus pandemico. Ma l'uomo si è ammalato subito e dal prelievo nasofaringeo, eseguito all'ottavo giorno di profilassi, era risultato positivo all'H1N1. E mentre campioni prelevati nel figlio risultavano sensibili all'oseltamivir, quelli del padre erano resistenti. L'analisi completa del genoma dei due virus isolati ha mostrato la presenza di una sola mutazione nella neuraminidasi. Nei successivi test di approfondimento questa proteina mutata risultata 400 volte più resistente di quella d'origine. Secondo gli esperti si tratta della mutazione più frequentemente responsabile della resistenza all'oseltamivir e il trattamento profilattico può favorirla.
Fonte: Farmacista33, 7 dicembre 2009