Medici di famiglia e farmacie sono tra i servizi sanitari più apprezzati dagli italiani. E visto che la deospedalizzazione spinge per il potenziamento delle cure primarie e del territorio, il ministro Fazio è pronto a rimuovere i paletti che dal 1934 impediscono connubi tra le due professioni. Questo il succo del convegno organizzato giovedì scorso a Roma da Federfarma (il sindacato nazionale dei titolari di farmacia) e Assofarm (l'associazione delle farmacie comunali) per illustrare i risultati dell'indagine con cui il Censis ha misurato il livello di soddisfazione degli italiani per la Sanità pubblica. Come detto, medici di famiglia e farmacie escono a pieni voti dalla ricerca, commissionata dal dicastero della Salute: i primi si guadagnano un giudizio buono o sufficiente dal 92% degli intervistati, le seconde dal 97,8%. L'indagine fotografa anche qualche ombra, soprattutto in tema di liste d'attesa e di disponibilità di servizi sul territorio. Ed ecco allora la proposta del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, tra gli ospiti del convegno: dopo il decreto che inserisce le farmacie nell'Adi e nell'erogazione di servizi di base in regime di Ssn, è ora il momento di rimuovere il divieto alla coabitazione di medici e farmacisti in un'unica sede, risalente al Testo unico delle leggi sanitarie del '34.
Da Claudio Cricelli, presidente della Simg e relatore al convegno in rappresentanza dei medici di famiglia, la disponibilità ad approfondire il discorso: «L'indagine del Censis» è la sua opinione «dice che esiste un chiaro gradimento per il lavoro di Mmg e farmacie, ma dice anche che sul territorio ci sono esigenze, soprattutto della popolazione più anziana, per le quali occorre una riorganizzazione delle cure primarie. Questa riorganizzazione deve andare nella direzione tracciata dalla Convenzione e in questa cornice vediamo con favore alla possibilità di sinergie con i farmacisti del territorio. A patto ovviamente che questa collaborazione si mantenga all'interno di un quadro etico irreprensibile».
Fonte: Doctornews, 23 aprile 2010