La precedente lettera l'ho mandata con la pec a federfarma, un sindacato despota con i suoi iscritti e inconcludente con le istituzioni e media.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un continuo tentativo di svilimento del farmacista come figura professionale e ad una mortificazione della farmacia come luogo di salute e servizio per il cittadino.
Le istituzioni (che dovrebbero salvaguardare i servizi utili al cittadino...) nel loro delirio ideologico-commerciale stanno massacrando uno dei pochi servizi pubblici sempre fruibile, ubiquitario ed efficiente, oltre che democratico.
Federfarma (che dovrebbe difendere i suoi iscritti...) niente ha fatto per proteggere il "professionista", ma ha contribuito, con i suoi silenzi ad ogni attacco mediatico, peraltro costruito ad arte, ad affossare il farmacista, a ridurlo in "commerciante".
Dobbiamo amaramente prendere atto di essere soli e che i vari governi non hanno tenuto minimamente in considerazione le esigenze del cittadino, il suo diritto alla salute.
I cittadini non sanno quello che sta succedendo, oppure sanno quello che "le Iene" o "Striscia" o i vari "Ballarò" dicono, oppure leggono i giornali servi del potere politico e tutte le loro "verità di parte".
E federfarma? Niente, muta. Quando poi a colpi di piccone le mura cedono e la farmacia rischia di scomparire, ecco che minaccia scioperi ormai a cose fatte, senza aver capito che i segnali preoccupanti c'erano da tempo, senza proporre NIENTE a livello di PROFESSIONE. A cosa serve un sindacato che non ascolta i suoi iscritti e che non ne protegge l'IMMAGINE?
Noi farmacisti siamo stati offesi in tutti i modi, solo per giustificare certe manovre politico-economiche.
NOI FARMACISTI CI SENTIAMO OFFESI, PERCHE' NESSUNO CI HA DIFESI, HA DIFESO IL NOSTRO LAVORO, LA NOSTRA PROFESSIONE, LA NOSTRA ONORABILITA' DI PROFESSIONISTI AL SERVIZIO DEL CITTADINO.
Strano paese, l'Italia. Per guadagnare devi essere "furbo", devi evadere o eludere, e allora sei uno "forte", in gamba. Se non sei furbo, ma lavori, lavori, denunci tutto per essere in regola, allora devi essere annichilito, strizzato, spremuto, giusto per rimediare ai mancati introiti da perte del "furbo". Se poi non sei furbo, né fesso, ma uno "normale", allora devi pagare allo Stato anche la TUA casa. Se sei farmacista, allora devi subire anche la gogna mediatica, perché lavorare onestamente e a costo ZERO per lo Stato, dopo una vita di studi è diventata una colpa.
Salva Italia e Cresci Italia...Debiti, povertà, perdita di lavoro, suicidi. Intanto, come nel dopo guerra, è ricominciato l'esodo verso l'Australia, dove il lavoro c'è, gli stipendi da dipendente sono congrui e dove i professionisti sono apprezzati.
L'Italia? Rimane al palo, con un'attività sola che non conosce crisi: la politica.