E' auspicabile che la pandemia dell'infezione da virus H1N1 dia un impulso alla vaccinazione antinfluenzale, al di là della pericolosità in sé del nuovo ceppo. "Giustamente molti infettivologi hanno recentemente ricordato che anche le normali epidemie stagionali comportano un certo numero di decessi, nell'ordine delle migliaia, prevalentemente concentrate tra gli anziani" dice il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Andrea Mandelli. "Per questo la vaccinazione tra le categorie a rischio andrebbe agevolata. Ritengo che sarebbe utilissimo al riguardo poter ottenere l'inoculazione del vaccino direttamente in farmacia, grazie alla presenza di un infermiere professionale". Il presidente della FOFI si riallaccia alla recente approvazione delle deleghe per l'affidamento alle farmacie di nuovi servizi sociosanitari contenute nella legge 69/2009, e alla previsione di avvalersi di infermieri professionali nelle farmacie di comunità. "Siamo certi che offrire questo tipo di prestazione contribuirebbe a migliorare notevolmente la copertura vaccinale della popolazione, soprattutto tra i cittadini che, per diverse ragioni quali l'età o gli impegni lavorativi, hanno difficoltà di spostamento o poco tempo a disposizione". Come noto, la possibilità di operare nelle farmacie di comunità è stata accolta positivamente dai Collegi Ipasvi, che rappresentano gli infermieri professionali italiani.
Fonte: Farmacista33, 15 luglio 2009