L'attenzione si è concentrata sui possibili inconvenienti del ricorso agli adiuvanti, ma si tratta di preoccupazioni infondate. Qualche cambiamento nel quadro epidemiologico
In questi giorni l'attenzione dei media si è focalizzata sullo squalene, componente di due dei tre vaccini pandemici che contengono questa sostanza come adiuvante per incrementare la risposta immunitaria .La presenza di questa emulsione acqua-olio permette di ottenere una cross-reattività, ovvero di garantire una copertura anche verso ceppi etero varianti e quindi proteggere dal virus anche se dovesse mutare. Inoltre, riduce la quantità di antigene necessaria per determinare un'adeguata protezione: ciò permetterà di disporre di un maggior numero di dosi, elemento importante stante la carenza di prodotto determinato dai tempi di produzione. Lo squalene è presente in natura (nelle piante, negli animali e negli esseri umani), viene sintetizzato nel fegato e circola nel sangue umano. Si trova in alimenti, cosmetici, farmaci e integratori. Viene estratto dall'olio di pesce, in particolare dall'olio di fegato di squalo, e purificato in caso di utilizzo come componente di farmaci o vaccini. L'MF59, un adiuvante contenente lo squalene, fa parte del vaccino anti-influenzale stagionale ed è stato autorizzato nel 1997 in Italia.
Ogni dose di vaccino contiene circa 10mg di squalene e fino a oggi ne sono state somministrate oltre 47 milioni, con un numero di eventi avversi paragonabile ai vaccini convenzionali che fanno ritenere all'OMS sicura la sostanza. Un altro "tormentone" riguarda il tiomersale, composto organico del mercurio che sarà presente nei vaccini pandemici multi dose per la vaccinazione di adulti (per bambini e donne in gravidanza sarà disponibile un quantitativo di vaccino monodose in siringa preriempita privo di questo conservante). Il mercurio in passato è stato associato all'insorgenza di autismo nei bambini sottoposti alle vaccinazioni dell'infanzia, ma non ci sono conferme scientifiche, se non qualche problema in neonati sottopeso vaccinati alla nascita per l'epatite B. Si rileva che l'apporto di mercurio è ben più elevato con la dieta: il pesce contiene mercurio organico a dosi di milligrammi per kilo di peso.
Venendo all'andamento dell'epidemia, nella 42a settimana del 2009 nell'emisfero settentrionale del pianeta, l'OMS registra un andamento stabile dell'influenza, mentre sono in continuo aumento le infiammazioni respiratorie e i virus para-influenzali, soprattutto in Belgio, Israele, Olanda, Norvegia, e Gran Bretagna. 8 Paesi europei hanno pazienti ricoverati in ospedale per l'influenza A/H1N1 e 3 Paesi questa settimana hanno registrato complessivamente 31 nuovi decessi. Il sistema italiano di sorveglianza dell'influenza dimostra un livello di incidenza ancora a livello basale di pre-stagione, ma con un indice più alto rispetto la passata stagione e in continuo aumento. La fascia più colpita rimane quella di età pediatriche e i valori delle malattie respiratorie acute febbrili rimangono più alti rispetto alla passata stagione. Sono stati segnalati alcuni casi gravi di influenza con ricovero in rianimazione, tra i quali una bimba di 11 anni di Bolzano.
Fabrizio Pregliasco
Fonte: Farmacista33, 27 ottobre 2009