Nei pazienti affetti da sindrome dell'intestino irritabile (Ibs) senza costipazione, il trattamento con rifaximina per due settimane offre un significativo alleviamento della sintomatologia generale, del gonfiore, del dolore addominale e dell'evacuazione di feci acquose. Lo dimostrano i risultati di due studi gemelli di fase 3 (Target 1 e Target 2) nei quali pazienti con Ibs senza stipsi sono stati randomizzati a ricevere rifaximina al dosaggio di 550 mg oppure un placebo, tre volte al giorno per due settimane, e poi seguiti per ulteriori 10 settimane. Gli autori dei trial, Mark Pimentel del Cedars-Sinai medical center di Los Angeles e collaboratori, hanno impiegato rifaximina, un antibiotico assorbito in minima parte, sulla base dell'evidenza che la flora intestinale può giocare un ruolo importante nella fisiopatologia dell'Ibs. Un numero significativamente superiore di pazienti nel gruppo rifaximina, rispetto a quello placebo, ha riferito un alleviamento dei sintomi globali dell'Ibs (endpoint primario) per almeno due settimane durante le prime quattro dall'inizio del trattamento (40,7% vs 31,7%, nei due studi combinati). In modo simile, una quantità più elevata di soggetti trattati con rifaximina, rispetto al placebo, ha fatto registrare un adeguato alleviamento del gonfiore correlato all'Ibs (40,2% vs 30,3%), endpoint chiave secondario. Infine, un numero maggiore di pazienti in terapia con l'antibiotico, rispetto ai controlli, ha conseguito una risposta al trattamento, come dimostrato dai punteggi giornalieri relativi ai sintomi dell'Ibs, al gonfiore, al dolore addominale e alla consistenza delle feci.
N Engl J Med, 2011; 364(1):22-32
Fonte: Doctornews, 21 gennaio 2011