«Sono contrario a ogni forma di sanatoria delle parafarmacie e garantisco tutto il mio impegno perché simili ipotesi non si realizzino». Non ha usato giri di parole il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, per ribadire il suo no a scorciatoie legislative dirette a equiparare farmacie ed esercizi di vicinato. Ospite mercoledì della serata che ha aperto il programma 2011 dell'Ordine di Roma per la Formazione continua, Fazio ha sostenuto che il riordino del settore «deve passare da un miglioramento della normativa sui concorsi e dall'apertura di nuovi sedi farmaceutiche, così da porre fine ai ritardi e rendere più congruo il quorum». Sulla stessa linea il presidente dell'Ordine capitolino, Emilio Croce, che nel suo intervento di apertura ha espresso al Ministro la ferma e unanime opposizione dei farmacisti contro eventuali sanatorie. Le rassicurazioni di Fazio sono giunte poche ore dopo la notizia che nella montagna di emendamenti al Milleproroghe presentati l'altro ieri (termine ultimo prima dell'esame nelle commissioni) c'era anche una versione aggiornata della proposta Piccone per una "conversione" a pagamento delle parafarmacie: come si ricorderà il senatore abruzzese (eletto nelle file del Pdl) aveva già tentato una manovra analoga a dicembre con la legge sul Patto di stabilità. Allora l'emendamento ammetteva la trasformazione degli esercizi di vicinato in farmacie previo versamento di una "tassa" di 300mila euro, da destinare alla ricostruzione delle zone terremotate; nella nuova versione l'una tantum scenderebbe a 50mila euro.
Fonte: Farmacista33, 28 gennaio 2011