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CATONE IL CENSORE




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MessaggioTitolo: de FEDERFARMA ET FOFI   de FEDERFARMA ET FOFI EmptyGio Apr 19, 2012 11:03 pm

Liberalizzazioni, emendamenti D'Ambrosio «improponibili» e salta anche il "rattoppo" del governo

Sono «improponibili» i nove emendamenti al dl sulle commissioni bancarie (ma in realtà diretti a ritoccare alcuni passaggi del decreto liberalizzazioni) presentati venerdì scorso in commissione Industria dal senatore Pdl e vicepresidente della Fofi Luigi D'Ambrosio Lettieri (foto). A decretarlo è stato ieri lo stesso gruppo di lavoro di Palazzo Madama, con una decisione che ora complica la strada anche all'emendamento governativo anticipato da Balduzzi nell'incontro con Federfarma di due settimane fa. Come si ricorderà, il Ministro aveva annunciato l'intenzione di intervenire sul famigerato comma 17 (quello sui 65 anni per la direzione della farmacia) con un "rattoppo" legislativo che ne avrebbe rimandato l'applicazione di tre anni ed escluso i rurali sussidiati. Non solo: il provvedimento, da agganciare alla legge di conversione del decreto sulle banche, avrebbe anche fornito chiarimenti sul comma 1 (pianta organica), sancendo per le farmacie già esistenti la libertà di spostarsi su tutto il territorio comunale, senza i limiti delle vecchie sedi e previa autorizzazione del sindaco.
Per condurre in porto l'emendamento evitando "assalti alla diligenza" nelle commissioni, il Governo si era ripromesso di presentare il testo direttamente in aula con un blitz preparato con cura, sul quale secondo alcune fonti s'era anche raggiunta un'intesa con i gruppi di maggioranza. L'iniziativa di D'Ambrosio Lettieri, invece, ha scompaginato le carte: perché i nove emendamenti vanno a toccare ben più di quello che il Governo avrebbe voluto correggere e perché il putiferio scatenato da parafarmacie e Pd sulle proposte del vicepresidente Fofi hanno rotto la quiete nella quale l'esecutivo avrebbe voluto muoversi. Impossibile quindi ammettere quegli emendamenti, che se accettati avrebbero invitato altri senatori a seguire l'onda. Rigettarli perché "fuori tema" rispetto al disegno di legge, che tratta di banche, ha però chiuso le porte anche al testo che il Governo avrebbe dovuto presentare nei prossimi giorni.
E ha dato indirettamente argomenti agli "avversari" della farmacia per accusare di inaffidabilità i titolari.
E ora? Di certo il treno del dl sulle commissioni bancarie è perso per sempre. E il Governo ha perso gran parte della voglia che aveva di ritoccare il decreto liberalizzazioni. Tanto che se un altro emendamento si farà, approfittando di qualche altro passaggio legislativo, sarà solo per i 65 anni. Si vedrà. Intanto l'Enpaf potrebbe accelerare sull'innalzamento a 68 anni dell'età pensionabile, con opzione a 70 anni in base all'aspettativa di vita.
Fonte farmacista33 19-04-12


Si è aperta “anche” una guerra in famiglia ?
Federfarma contesta Lettieri o il santo protettore dei farmacisti non è più affidabile per il Sindacato ?
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CATONE IL CENSORE




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MessaggioTitolo: Re: de FEDERFARMA ET FOFI   de FEDERFARMA ET FOFI EmptyVen Apr 20, 2012 2:58 pm

20/04/2012 13.21.32
Dopo i 65 anni, altri 10 anni in salute per i cittadini italiani
È quanto affermato da Eurostat, in un comunicato stampa del 19 aprile scorso, nel quale l’Istituto statistico europeo ha misurato, Paese per Paese, il numero di anni che un europeo può aspettarsi di vivere in buona salute. È interessante notare come tale statistica non rifletta in modo automatico le aspettative di vita, in altre parole non c’è una perfetta correlazione tra aspettativa di vita più alta e periodo da trascorrere in buone condizioni sanitarie dopo i 65 anni di età.
Gli italiani hanno, quindi, 10 anni di buona salute psico-fisica davanti a loro al compimento dei 65 anni, contro una media europea di poco inferiore ai 9.
Eurostat ha definito l’indicatore di vita in salute come “… il numero di anni che una persona ad una specifica età percepisce di poter trascorrere senza moderati o complessi problemi sanitari, mantenendo la possibilità di svolgere, in maniera ordinaria, le proprie usuali attività.” (URI-ML)
Fonte Federfarma

Per la miseria ! Non sapevo dell'inclinazione alle barzellette ….. e per i titolari di farmacia a cui non viene riconosciuta per legge la buona salute “psico-fisica” ?
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MessaggioTitolo: Re: de FEDERFARMA ET FOFI   de FEDERFARMA ET FOFI EmptyVen Apr 20, 2012 10:36 pm

Liberalizzazioni. Sugli emendamenti in Commissione una dietrologia sconsiderata

Dura reazione del Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri sulle fantasiose interpretazioni date alla dichiarazione di inammissibilità dei suoi emendamenti volti a sanare le contraddizioni che erano state introdotte dal Dl sulle liberalizzazioni in tema di servizio farmaceutico. “Chi scrive su certi giornali probabilmente conosce cose che io ignoro oppure cerca lo scoop. E lo scoop, come ricordava Indro Montanelli ai giornalisti, è la scorciatoia dei somari” dice il Segretario della Commissione Sanità del Senato.

20 APR - Ha avuto una coda incresciosa la vicenda degli emendamenti del Decreto sulle commissioni bancarie relativi al servizio farmaceutico presentati in Commissione Bilancio dal Segretario della Commissione Sanità, Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri . Come si ricorderà, gli emendamenti, che miravano a sanare alcune incongruenze dell’articolo 11 del Decreto “Cresci Italia”, sono stati dichiarati non ammissibili e da qui c’è chi ha evidentemente voluto ricavare una ricostruzione dietrologica di un fatto fisiologico nella dinamica dell’attività legislativa.

“Sarebbe davvero grave se la dichiarazione di inammissibilità di un emendamento seguisse criteri valutativi e destini differenti sulla base di chi ne è il proponente” spiega lo stesso Senatore D’Ambrosio Lettieri. ” La notizia diffusa da alcuni organi di stampa secondo cui gli emendamenti all'articolo 11 da me presentati con numerosi senatori avrebbero precluso il via libera a quelli del Governo mi sembra il frutto di una risibile e fantasiosa interpretazione giornalistica. Se i criteri di ammissibilità degli emendamenti fossero stabiliti sulla base di criteri soggettivi finalizzati a concedere al Governo ciò che non è concesso al Parlamento saremmo davvero in una 'democrazia sospesa'. Poiché sono convinto dell'esatto opposto e credo fermamente che le dinamiche legislative siano rispettose delle prerogative parlamentari, ritengo che la inammissibilitá dei miei emendamenti, condivisi nel loro contenuto dal Gruppo PdL, sia dipesa da "estraneitá di materia", poiché il disegno di legge sul quale ero intervenuto si occupa di commissioni bancarie”.

Peraltro, anche entrando nel merito degli emendamenti, continua il vicepresidente della Fofi, “se il solito giornalista evitasse di scrivere sotto dettatura e si documentasse adeguatamente, scoprirebbe che non ho "scompaginato le carte" ma, anzi, ho cercato di metterle in ordine, colmando alcuni gravissimi vulnus interpretativi ed applicativi della norma che, per stessa ammissione pubblica di autorevoli consulenti ministeriali, presenta preoccupanti criticità di cui è probabile che finirà con l'occuparsi il giudice delle leggi e quello amministrativo, con il rischio di vanificare le finalità della legge”.

Quindi un’interpretazione del tutto infondata? “Chi scrive su certi giornali probabilmente conosce cose che io ignoro oppure cerca lo scoop. E lo scoop, come ricordava Indro Montanelli ai giornalisti, è la scorciatoia dei somari” Risponde Luigi D’Ambrosio Lettieri. “Quanto più le riforme animano i dibattiti parlamentari e accendono controversie sociali tanto più si ha il dovere del rigore e della trasparenza dei comportamenti che la buona informazione è chiamata a sostenere per dare maggiore efficacia alla qualità della produzione legislativa del Parlamento, del Governo e, nel caso in esame, del Ministro Renato Balduzzi di cui apprezzo molto l’equilibrio, la competenza e la pazienza”.

E D’Ambrosio Lettieri conclude ricordando le criticità sulle quali sarebbero intervenuti gli emendamenti a sua firma: “Preclusione della direzione di farmacia per gli ultra sessantacinquenni, precisazioni sulla vigenza della pianta organica (ovvero una misura alternativa per garantire la capillare distribuzione delle farmacie sul territorio attraverso l'aumento della distanza tra esse) e recupero degli esami nelle procedure concorsuali sono gli aspetti critici dei quali mi ero occupato durante l'iter di approvazione del decreto "cresci Italia" e sui medesimi temi ero intervenuto con gli emendamenti oggetto di censura. Evidentemente chi strilla e chi scrive maldestramente continuano a eludere il vero problema che resta invece una prioritá del mio impegno politico. Lascio a costoro la palese tutela di oscuri interessi di parte consegnando alla tenacia del mio lavoro la ricerca di una risposta ai principi di equità e di coerenza, e alle legittime istanze della collettività, di tanti giovani e della professione farmaceutica”.


Impegno politico indubbiamente meritevole, quello che conta sono e restano sempre i risultati che si ottengono, del tutto evidente che il Pdl con i titolari di farmacia ha fatto flop !

Fofi: "Apprezzamento per chi cerca di eliminare le criticità di un provvedimento incoerente"

20 APR - La Federazione degli Ordini dei Farmacisti ritiene "inconcepibile che da un evento normale nella prassi parlamentare, l’ammissione o meno di un emendamento si parta per fantasiose ricostruzioni che hanno il solo scopo evidente di dividere la professione".

La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani "esprime la sua solidarietà al vicepresidente Luigi D‘Ambrosio Lettieri, i cui emendamenti avevano lo scopo di porre rimedio alle più macroscopiche incongruenze che da subito si erano palesate nelle norme sul servizio farmaceutico contenute del Decreto 'Cresci Italia'”. E richiama l’attenzione "su tre aspetti che possono avere una effetto dirompente per il servizio farmaceutico e il servizio reso ai cittadini. L’attacco alla pianta organica, che è un patrimonio dei cittadini e non dei farmacisti, rischia di impedire l’accesso al farmaco ai residenti delle zone meno appetibili commercialmente e di esacerbare la desertificazione sanitaria e sociale delle zone disagiate".

"Per quanto riguarda il concorso straordinario, l’equiparazione di fatto dei punteggi e l’eliminazione della prova d’esame sono una mortificazione del merito. Sia chiaro che non si tratta di sminuire la professionalità di nessuno dei colleghi, ma di riconoscere che esistono attività differenti che richiedono valutazioni differenziate. Impedire a chi ha compiuto 65 anni di continuare a dirigere la propria farmacia è un assurdo nel momento in cui si prolunga l’età pensionabile. Senza contare che per le farmacie più piccole ed economicamente più deboli, l’inserimento in organico di un direttore equivarrebbe alla chiusura visto che un ulteriore stipendio è incompatibile con l’equilibrio di bilancio. Per questi, e per molti altri motivi ancora più volte rappresentati dalla Federazione, ogni tentativo di correggere ed emendare le disposizioni del Decreto Cresci Italia nella direzione indicata dal Senatore D’Ambrosio Lettieri non può che riscuotere tutto il nostro apprezzamento".


Abbiate il coraggio di attribuire le responsabilità al Sindacato …. Senza giri di parole !
La guerra era prevedibile e io voglio alimentarla nella speranza della spallata ai responsabili del Sindacato.
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MessaggioTitolo: Re: de FEDERFARMA ET FOFI   de FEDERFARMA ET FOFI EmptyLun Apr 23, 2012 10:21 am

Campania, medici "in catene" attorno al Palazzo della Regione

Una catena "umana" attorno al palazzo della Regione per protestare contro il caos in cui versa la sanità campana. E' la manifestazione messa in piazza venerdì mattina dai medici dell'Intersindacale (17 sigle in tutto, tra le quali Anaao-Assomed, Cimo-Asmd, Cgil Fp Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici, Aaroi-Emac e Fvm) per dare voce al malcontento di medici e sanitari. Che accusano la Regione e la struttura commissariale di latitanza nel governo del sistema sanitario, da cui riduzione progressiva del Lea e peggioramento delle condizioni di lavoro. «Chiediamo alla Regione un Patto della salute che affianchi il Piano di rientro e garantisca i bisogni di salute della popolazione» recita un comunicato della Fp-Cgil Medici « assicuri la regolarizzazione e la stabilizzazione dei precari, il ripristino degli atti e della contrattazione aziendale». «Ci troviamo in una pericolosa stasi» ha rincarato il segretario regionale di Cimo-Asmd, Antonio De Falco «nella quale il piano di riordino ospedaliero ha trovato attuazione solo in minima parte». Dall'Anaao-Assomed, invece, è partito un invito alla cittadinanza perché aderisca e sostenga la protesta in nome del diritto alla Salute.
Al termine della manifestazione, infine, l'Intersindacale ha rivolto alla Regione un pressante invito ad aprire un tavolo di confronto per affrontare alla radice i problemi della sanità campana.

Ditelo .... alla Racca di scendere dal trono !
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MessaggioTitolo: Re: de FEDERFARMA ET FOFI   de FEDERFARMA ET FOFI EmptyGio Apr 26, 2012 10:11 am

Convenzione, la strategia di Federfarma per attirare le regioni al tavolo

«Dimostreremo alle Regioni che rinnovare la Convenzione e riformare la remunerazione delle farmacie conviene anche a loro». È la strategia che secondo il suo presidente, Annarosa Racca (foto), Federfarma metterà in campo per trascinare le amministrazioni locali al tavolo delle trattative. E rispettare così le indicazioni fornite dalle due camere rappresentative del sindacato, assemblea generale e consiglio delle regioni, che nei loro ultimi pronunciamenti (quello del consiglio risale a martedì scorso) chiedevano l'apertura urgente del confronto su Convenzione e remunerazione.

Presidente, Federfarma ripete da più di un anno che le Regioni devono aprire i tavoli, ma finora dall'altra parte si è fatto solo orecchie da mercante. Come pensate di convincerle stavolta?
In realtà ne parliamo anche da più di un anno, il rinnovo della Convenzione era fin dall'inizio tra i punti del mio programma. Ora avviare la trattativa è ancora più impellente per il calo dei fatturati che continuiamo a registrare e per dare una base alla farmacia dei servizi.

E come intendete muovervi?
Il nostro Centro studi sta affinando le proposte da presentare alle Regioni con nuovi numeri e cifre. L'obiettivo è quello di dimostrare che una nuova Convenzione imperniata su un nuovo modello di distruzione del farmaco conviene anche ai governi regionali. A conferma ricordo soltanto la recente sentenza della Corte dei conti della Sardegna sui costi della distribuzione diretta. Stiamo aggiornando la nostra piattaforma e non appena il Centro studi avrà finito le sue analisi, il pacchetto di proposte verrà portato all'attenzione di assemblea e consiglio per una valutazione finale.

A proposito di remunerazione: in Francia hanno varato da poco la riforma, il modello è innovativo e prevede compensi anche su servizi e prestazioni. Ne trarrete ispirazione?
Tra le nostre preoccupazioni c'è quella di avere una Convenzione che faccia da base per la farmacia dei servizi. Anche qui crediamo che vada tutto a vantaggio delle Regioni: un servizio Cup appoggiato alle farmacie costa molto meno di uno gestito direttamente dalle strutture sanitarie. In ogni caso, il nostro riferimento resta il sistema misto, quota fissa più margine, così come dettava la Finanziaria del 2010.

Che scadenza vi siete posti? Entro quale data contate di aprire le trattative?
L'assemblea chiedeva un'apertura entro l'estate. Quello è il nostro riferimento.

Federfarma33 26 aprile

Attirare ??????’
Eccola .... la strategia degli “azzoppati” !

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stefanoro




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MessaggioTitolo: Re: de FEDERFARMA ET FOFI   de FEDERFARMA ET FOFI EmptyGio Apr 26, 2012 3:16 pm

CATONE IL CENSORE ha scritto:
Convenzione, la strategia di Federfarma per attirare le regioni al tavolo

«Dimostreremo alle Regioni che rinnovare la Convenzione e riformare la remunerazione delle farmacie conviene anche a loro». È la strategia che secondo il suo presidente, Annarosa Racca (foto), Federfarma metterà in campo per trascinare le amministrazioni locali al tavolo delle trattative. E rispettare così le indicazioni fornite dalle due camere rappresentative del sindacato, assemblea generale e consiglio delle regioni, che nei loro ultimi pronunciamenti (quello del consiglio risale a martedì scorso) chiedevano l'apertura urgente del confronto su Convenzione e remunerazione.

Presidente, Federfarma ripete da più di un anno che le Regioni devono aprire i tavoli, ma finora dall'altra parte si è fatto solo orecchie da mercante. Come pensate di convincerle stavolta?
In realtà ne parliamo anche da più di un anno, il rinnovo della Convenzione era fin dall'inizio tra i punti del mio programma. Ora avviare la trattativa è ancora più impellente per il calo dei fatturati che continuiamo a registrare e per dare una base alla farmacia dei servizi.

E come intendete muovervi?
Il nostro Centro studi sta affinando le proposte da presentare alle Regioni con nuovi numeri e cifre. L'obiettivo è quello di dimostrare che una nuova Convenzione imperniata su un nuovo modello di distruzione del farmaco conviene anche ai governi regionali. A conferma ricordo soltanto la recente sentenza della Corte dei conti della Sardegna sui costi della distribuzione diretta. Stiamo aggiornando la nostra piattaforma e non appena il Centro studi avrà finito le sue analisi, il pacchetto di proposte verrà portato all'attenzione di assemblea e consiglio per una valutazione finale.

A proposito di remunerazione: in Francia hanno varato da poco la riforma, il modello è innovativo e prevede compensi anche su servizi e prestazioni. Ne trarrete ispirazione?
Tra le nostre preoccupazioni c'è quella di avere una Convenzione che faccia da base per la farmacia dei servizi. Anche qui crediamo che vada tutto a vantaggio delle Regioni: un servizio Cup appoggiato alle farmacie costa molto meno di uno gestito direttamente dalle strutture sanitarie. In ogni caso, il nostro riferimento resta il sistema misto, quota fissa più margine, così come dettava la Finanziaria del 2010.

Che scadenza vi siete posti? Entro quale data contate di aprire le trattative?
L'assemblea chiedeva un'apertura entro l'estate. Quello è il nostro riferimento.

Federfarma33 26 aprile

Attirare ??????’
Eccola .... la strategia degli “azzoppati” !

Io sono un farmacista collaboratore e non un titolare però non capisco quali siano le strategie della Racca.Mi sembra in piena confusione.
Tra l'altro non capisco come mai la Racca abbia premuto per avere un concorso per soli titoli e non anche per esami creando un grande malumore nei confronti dei farmacisti collaboratori.
Se avesse un po' di coerenza la Racca secondo me avrebbe dovuto dimettersi da un bel po' di tempo.
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MessaggioTitolo: Re: de FEDERFARMA ET FOFI   de FEDERFARMA ET FOFI EmptyGio Apr 26, 2012 11:32 pm

Il vero problema è che, forse, questi concorsi non si faranno mai ! Mentre se Ella è utilmente posto in qualche graduatoria si faccia carico di valutare una impugnativa perchè le venga assegnata una delle " sedi che si renderanno libere" in corso.

Stefanoro, non si faccia però trascinare da qualche parafarmacista interessato a dividere il "sistema farmacia", Le posso assicurare che la posizione dei suoi colleghi titolari è ben diversa anche da Federfarma,che mirava ad una accelerazione nell'apertura delle sedi, chi ha il senso dello stato e svolge la funzione "sociale" del farmacista non gradirebbe certo che i suoi futuri colleghi siano "incapienti", anche perchè la maggior parte di loro ha sostenuto la prova scritta o la preparazione con relazione.
Nè si faccia trascinare dai commenti del figlio del farmacista del paese, vada avanti con determinazione e difesa dei concorsi con le note modalità e ne difenda i contenuti per ragioni di pura dignità professionale e chi sostiene l'inutilità o il trucco nella prova scritta è perchè non è mai stato capace di superarla o non ha mai partecipato.
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stefanoro




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MessaggioTitolo: Re: de FEDERFARMA ET FOFI   de FEDERFARMA ET FOFI EmptyVen Apr 27, 2012 10:29 pm

CATONE IL CENSORE ha scritto:
Il vero problema è che, forse, questi concorsi non si faranno mai ! Mentre se Ella è utilmente posto in qualche graduatoria si faccia carico di valutare una impugnativa perchè le venga assegnata una delle " sedi che si renderanno libere" in corso.

Stefanoro, non si faccia però trascinare da qualche parafarmacista interessato a dividere il "sistema farmacia", Le posso assicurare che la posizione dei suoi colleghi titolari è ben diversa anche da Federfarma,che mirava ad una accelerazione nell'apertura delle sedi, chi ha il senso dello stato e svolge la funzione "sociale" del farmacista non gradirebbe certo che i suoi futuri colleghi siano "incapienti", anche perchè la maggior parte di loro ha sostenuto la prova scritta o la preparazione con relazione.
Nè si faccia trascinare dai commenti del figlio del farmacista del paese, vada avanti con determinazione e difesa dei concorsi con le note modalità e ne difenda i contenuti per ragioni di pura dignità professionale e chi sostiene l'inutilità o il trucco nella prova scritta è perchè non è mai stato capace di superarla o non ha mai partecipato.
Guardi avvocato che a me irrita molto la strafottenza dei parafarmacisti presenti nell'altro forum che sono capaci solo di insultare.Ho paura che le parafarmacie vengano trasformate in farmacie.Ho saputo che a Trieste stanno raccogliendo firme dai loro clienti per trasformarle in farmacie e se fra un anno vincerà Bersani temo che raggiungeranno il loro obiettivo.Io ero in graduatoria in Veneto ma non sapendo come funzionava il meccanismo avevo segnato tutte le sedi ripromettendomi di andare a vedere in seguito i posti.Purtroppo mi hanno chiamato per una piccolissima sede di 750 abitanti a cui ho rinunciato e per questa rinuncia mi hanno tolto dalla graduatoria.Non so se sia regolare nel caso vengano fuori altre sedi non consultarmi per il fatto che ho rinunciato a quella piccola sede.Purtroppo ho peccato di inesperienza non sapendo come funzionava il meccanismo della graduatoria.
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CATONE IL CENSORE




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MessaggioTitolo: Re: de FEDERFARMA ET FOFI   de FEDERFARMA ET FOFI EmptyVen Apr 27, 2012 11:57 pm

Una spesa farmaceutica pro capite che è la più alta nel Veneto, con 319 euro per abitante su una media regionale di 274.
319 x 750 = 300 mila euro di fatturato
le farmacie rurali sussidiate trattengono lo 0,90% come sconto asl a differenza di tutte le delle altre farmacie
ipotizzando un fatturato annuo di 300 mila euro l'utile lordo sarebbe stato non inferiore a 75 mila euro
il numero degli abitanti può diventare discutibile se la sede poteva essere dislocata su strade particolari

- Concessione per l'apertura e l'esercizio di farmacie
Sono esenti dal pagamento delle tasse sopra indicate le farmacie rurali che godono dell'indennità di residenza

E stato un errore scegliere tutte le sedi gradualizzandole in ragione degli abitanti; occorre che i comuni si facciano sentire, se vogliono un servizio farmaceutico, con le regioni per modulare l'indennitò di residenza - pensi all'Abruzzo -
Di solito le scelte sono condizionate dalla famiglia, ma chi ha avuto il coraggio di partire ha trovato i benefici del punteggio (oggi a lippis et censoribus) e , le posso assicurare, che alcuni titolari hanno ben consigliato il collaboratore in gamba pur dovendovi rinunciare per ragioni di orgoglio "da istruttore".
Sui parafarmacisti , a parte pochi ma molti informatori che sono stati licenziati con carico familiare, ho raggiunto, per esperienza, il convincimento che, a parte neolaureati spinti da altri parafarmacisti, la maggior parte sia stata elegantemente allontanata dal banco delle farmacie per ragioni caratteriali proprie che incidono sul rapporto con i clienti (notoriamente pronti a evidenziare le carenze comunicative dei collaboratori) perchè , sia certo, un collaboratore capace non sarà mai licenziato ! E per capace intendo non certo chi interviene nel forum di puntoeffe con amenità o spunti che denotano una grande ignoranza, anche nell'affrontare... i calcoli del punteggio oltre a profferie ingiurie che denotano appunto quella tipologia di mancato controllo del prorio Io che necessita nelle farmacie per il quale sono certo sono stati estromessi.
Sulla raccolta delle firme penso che non sortiranno effetto se non a beneficio dei soliti parafarmacisti interessati a portare voti a Bersani.... bisognerebbe sentire la COOP a cui la sanatoria non credo vada bene se non con la possibilità di esserne titolari (un pò più difficile per chi aspirerebbe solo a coprire tutto il mercato ... vendendo caramelle)
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