Dai collaboratori di farmacia arriva un no a ogni ipotesi di sanatoria che trasformi in farmacie gli esercizi nati dalla riforma Bersani. Questo l'esito dell'incontro che la settimana scorsa ha visto Cgil, Cisl, Uil, Assofanti e Conasfa a colloquio con Luigi D'Ambrosio Lettieri, segretario della commissione Igiene e sanità del Senato e vicepresidente della Fofi. Nel corso della riunione, organizzata dalla stessa Federazione degli ordini, le sigle di categoria hanno espresso preoccupazione per l'eventualità che dalla legge di riordino possa spuntare una sanatoria ritenuta dannosa non solo per l'equilibrio del servizio farmaceutico ma anche per le aspettative dei farmacisti collaboratori. «È evidente» ha commentato il presidente della Fofi Andrea Mandelli al termine dell'incontro «che chi ha scelto la via maestra dei concorsi per accedere alla titolarità della farmacia nutre timori, soprattutto ora che, grazie all'impegno Federale, si sta rimettendo in moto l'attività concorsuale anche in situazioni critiche come quella siciliana. Sarebbe un grave errore e un pessimo esempio azzerare tutto con una sanatoria». Dal canto suo D'Ambrosio Lettieri, che è relatore del ddl Tomassini-Gasparri in Commissione, ha ringraziato la Federazione per questa importante iniziativa volta a rilanciare il dialogo tra le parti interessate: «Il riordino è attualmente all'esame della Commissione ed è quella la sede in cui presentare proposte migliorative del disegno di legge».
Fonte: Farmacista33, 25 gennaio 2011