Il 51% dei medicinali acquistati sarebbe oggetto di spreco. Questa la conclusione di uno studio condotto Laboratorio per la Salute Materno Infantile dell'Istituto Mario Negri di Milano. La ricerca si è basata sulla raccolta di questionari relativi alla prescrizione di 155 principi attivi. Il 58% degli intervistati era donna, mentre il 42% uomo. Su 651 farmaci prescritti, 329 confessioni, il 51%, non sono state consumate completamente. Tutte le confezioni di farmaci per la diarrea, per l'asma e per le infezioni urinarie, sono state lasciate a metà. Tra gli analgesici, il 93% delle confezioni di nimesulide è stato abbandonato, seguono il paracetamolo e l'ibuprofene, con l'88%. L'89% delle confezioni parzialmente consumate è stato conservato per un uso futuro almeno fino alla data di scadenza, l'8% è stato gettato negli appositi raccoglitori delle farmacie, il 3% nella spazzatura di casa. Secondo quanto riportato, i pazienti usano i farmaci in un secondo momento con tutti i rischi del caso. Inoltre, c'é il problema di come il farmaco viene conservato, visto che la maggior parte di quelli non consumati sono supposte e prodotti per uso topico (creme, unguenti, gel), le formulazioni più deteriorabili.
Fonte: Farmacista33, 23 giugno 2009