Le valutazioni del Governo sul disegno di legge Gasparri-Tomassini per il riordino del settore farmaceutico sono sempre state positive
A dirlo è il senatore del Pdl, Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanità, rispondendo al segretario generale dell'Unione nazionale consumatori (Unc), Massimiliano Dona. Il rappresentante dei consumatori, commentando il Ddl, aveva definito "un grave passo indietro" sulle liberalizzazioni la cancellazione delle "lenzuolate" Bersani e si era appellato al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, "a suo tempo dichiaratosi contrario ai contenuti espressi nel Ddl Gasparri-Tomassini", per chiedergli di "rimanere fermo e coerente nella sua posizione". "La nostra proposta - spiega Tomassini in una nota - ha avuto un ottimo riscontro ai più alti livelli. Rispettiamo ogni singola opinione degli esponenti dell'esecutivo, e in particolare quella del ministro Claudio Scajola, ma siamo sorpresi di apprendere in merito una sua eventuale opposizione. Finora, come emerge anche dai resoconti parlamentari, il Governo ha sempre espresso valutazioni positive sul nostro Ddl". "Il disegno di legge, contrariamente al dl Bersani varato nel 2006, non mira - dice ancora Tomassini - a una liberalizzazione anarchica del settore, ma esclusivamente a un suo riordino in linea con le altre nazioni europee. Non c'é affatto un ritorno al passato, ma numerose innovazioni e nemmeno una opposizione a una distribuzione di supporto nei corner o nelle parafarmacie. Nel Ddl, e lo ribadisco, vige il principio basilare che il farmaco con prescrizione deve rimanere nelle farmacie, con la garanzia della presenza del farmacista".
Fonte: Farmacista33, 29 maggio 2009