Il Consiglio Nazionale del 23 luglio ha confermato la posizione della Federazione sul tema degli esercizi di vicinato. Una posizione, come è noto, che esclude con fermezza, come ha detto il presidente della Federazione Andrea Mandelli «il ricorso a qualsiasi sanatoria che trasformi ope legis gli esercizi di vicinato in farmacie, nessun allargamento alla Fascia C dei farmaci dispensabili fuori delle farmacie». Il rifiuto delle sanatorie è dunque netto, anche quando si presenta in forme differenti, come nel caso di un emendamento alla Finanziaria presentato in questi giorni. Ad avviso del Senatore Luigi d'Ambrosio Lettieri «il servizio farmaceutico ha bisogno di stabilità e di un ammodernamento che possono venire soltanto da una riforma organica, su cui è già al lavoro la competente Commissione del Senato. Qualsiasi ipotesi di modifica strutturale al sistema fuori da quella sede va interpretata come un ozioso tentativo di creare confusione ed è pertanto da ritenersi irricevibile. D'altra parte, in tal senso, si è espresso il Governo attraverso le autorevoli valutazioni del Ministro Fazio». Non è in gioco, peraltro, solo la razionalità del Servizio farmaceutico, «si tratta anche di non ledere le aspettative dei colleghi collaboratori e titolari di farmacie rurali sussidiate che da anni attendono di poter ottenere l'assegnazione di una farmacia attraverso i concorsi» ricorda il segretario della Federazione Maurizio Pace. «Proprio ora - conclude - che grazie agli sforzi della Federazione si sta riavviando la macchina dei concorsi anche in situazioni che parevano paralizzate».
Fonte: Farmacista33, 25 giugno 2010